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venerdì 17 giugno 2011

Chiediamo l'abbattimento degli interessi sul debito pubblico.

E' notizia di questi giorni che il nostro debito pubblico ha varcato la soglia dei 1.800 mld di € e corre verso i 1.900.
Viene da chiedersi a questo punto a cosa serva l'ulteriore manovra finanziaria di oltre 40 mld che il governo si appresta a varare.
Cercando di analizzare il biilancio dello stato e cercando di capire la situazione( cosa praticamente da folli) sono riuscito , per sommi capi , ad estrapolare questi dati che tra la marea di dati discordanti sembrerebbero essere i più corrispondenti alla realtà . 
Andiamo per punti :

 quindi in base alle previsioni del tanto decantato Bilancio programmato 2009-2011 già nel 2009 siamo scienti di dover ricorrere ad un ulteriore indebbitamento (Ricorso al mercato) per 255.791 mld di euro consci che saremo costretti a spendere in più rispetto alle entrae (previste) ben 33.496 mld . (spese finali 497.400-entrate finali 463.904 = 33.496) , ma non solo , in base sempre alle previsioni , emetteremo più debito di quello che restituiamo per ben 40.546 mld(rimborso prestiti 215.245 -ricorso al mercato 255.791 = 40.546 .
Ma allora viene da pensare che non c'è nessuna volontà di ridimensionare tale debito e che addirittura il suo innalzamento è stato "programmato ".
Questo era quanto era stato programmato o , sarebbe meglio dire , sperato nel lontano 2008 e che fu per parecchio tempo il fiore all'occhiello del nostro ministro delle finanze.
Ma come sempre accade tra la volonta e la realtà c'è una bella differenza e così le entrate tributarie per cassa previste di 433.680 sono risultate essere solo di 401.600 con una bella differenza di 32.080 mld . Ed allora si procede con una manovrina di qualche euro in più circa 40 mild per stare al sicuro.
Ma l'unica voce che può essere tagliata è la spesa corrente che , siccome non si possono taglaire gli stipendi che incidono per quasi il 60% vengono tagliati i servizi ed investimenti cioè , le uniche cose di cui il cittadino puo realmente trarre un beneficio.
Prima di qualsiasi riflessione c'è un dato che vale la pena considerare , l'attuale avanzo tra entrate e spesa corrente , come evidenziato in giallo nell'immagine , non copre neppure la quota di interessi che stante al bilancio programmatico , dobbiamo pagare per il 2009.
Tanto per restare in tema di previsioni , l'aumento di entrate che  a pressione fiscale costante  sarebbe dovuto corrispondere all'aumento del Pil , era stato previsto in ragione del 2,108% per il 2009 , nel 3,92% per il 2010 e del 3,09 per il 2011.
In poche parole il nostro Pil in tre anni sarebbe dovuto aumentare in 3 anni di circa il 9% rispetto al 2008.
Certo c'è da considerare l'inflazione ma , in ogni caso , anche questa volta le presioni credo siano state molto lontane dalla realtà.
Quello che è più assurdo in tutto questo è che , mentre la barca delle finanze dello stato Italiano sembra andare a picco , le industrie chiudono i battenti , la dissocupazione incalza ed oltre un quarto delle famiglie hanno raggiunto la fatidica soglia della povertà ( un quarto delle famiglie è circa il 30 % della popolazione) sapete qual'è l'unico settore che non ha risentito della crisi ed anzi sembra averne avuto un forte giovamento ?
Il settore o meglio , il sistema bancario e non solo in Italia ma a livello Eurolandia.
Penserete che sia una fandonia o una illazione o meglio ,  una assurdità?
Bene provate a vedere i bilanci delle maggiori banche nazionali sia Italiane che dell'ambito Eurolandia.
Ad esempio proviamo ad analizzare il trend della banca per eccellenza del "nuovo" sistema bancario la BCE :
  • anno 2010 : utile  1,334 mld di euro
  • anno 2009 : utile  2,218 mld di euro
  • anno 2008 : utile  2,661 mld di euro
  • anno 2007 : utile  0,286 mld di euro
ma come , negli anni di crisi finanziaria dove tutti ci si preoccupava del tracollo del sistema finanziario la BCE ha ottenuto le migliori performance dia quando è stata istituita ?!
La cosa più inquietante è che la BCE è una società di ... "capitali" il cui capiatel sociale è ripartito secondo dei determinati parametri tra le Banche centrali Nazionali di tutti i paesi membri i quali , in qualità di soci hanno diritto agli utili che sono stati regolarmente suddivisi.
La nostra Banca d'Italia ad esempio detiene il circa il 13% e quindi ha intascato l'equivalente degli utili riparti.
Bene viene da pensare . saranno briciole ma almeno qualcosa è rietrato da questo sistema nelle tasche dello stato e quindi di dei cittadini.
Ed invece non è così , la Banca  D'Italia altro non è che un'altra società di capitali il cui capitale sociale è detenuto da...Banche ed Assicurazioni !!
Già quelle stesse banche ed assicurazioni che,  mentre ci facevano credere essere sull'orlo del tracollo tanto da dover essere aiutate dallo stato con agevolazioni fiscali ed i famosi Tremontibond (andati deserti percgè non era vero che le banche erano in difficoltà mentre hanno attinto a piene mani alle agevolazioni fiscali) , continuavano imperterrite a realizzare utili .
Ad esempio Unicredit che le 2009 ha dichiarato un asfiffico utile di 51 ml di euro (ma ha incrementato le riserve di appena 6 mld di euro) contro i 3,560 mld dell'anno 2008 , oppure Gruppo Sanpaolo che ha realizzato nel 2009 in piena crisi la bellezza di 2,8 mld di utile addirittura in incremento rispetto al 2008 dove era arrivato solo a 2,4 mld o , il Gruppo MPS che ha realizzato utili "solo" per 220 ml di euro ( ma bisogna vedere se ha incrementato le riserve) contro i 953 ml dell'anno precedente.
Si potrebbe proseguire all'infinito nell'elencare gli utili conseguiti dalle decine di istituti bancari ed assicurativi negli anni in cui i comuni mortali pativano e patiscono i "morsi" della crisi ma , credo che sarebbe inutile in quanto è palese che la crisi finanziaria giova proprio al sistema finanziario poichè la loro fonte principale di reddito è data dagli indebitamenti statali che anche se soffocati dagli eventi pagano in ogni caso.
Cioè se l'economia va male , se l'ndustria arranca , se i raccolti vanno in malora per le più svariate cause al sistema finanziario poco importa perchè i loro crediti li hanno con gli stati che , se le cose non vanno come si è "programmato" hanno sempre il potere di mettere le mani in tasca dei cittadini per esigere ciò che devono agli istituti finanziari.
Verrebbe da chiedersi perchè gli stati non si ribellano ?